PELOSI: INVESTIRE NEL WEB PER UNIRE LE COMUNITA’
4 Gennaio 2021TOMEO (PSICOLOGO): RIFERIMENTO DI TANTI RAGAZZI IMPAURITI E DISORIENTATI
11 Gennaio 2021Filomena Pagano è la responsabile degli Assistenti Sociali e coordina il lavoro di nove professioniste (Ester Dalmazia Aquino, Lisetta Chieffa, Carolina Lombardi, Patrizia Luciani, Fortunata Mongiello, Anna Moscariello, Roberta Nevola, Maria Carmela Pizzano e Emilia De Roma) impegnate in 28 Comuni della provincia di Avellino. “In questi mesi di emergenza non ci siamo mai fermati. L’assistente sociale ha sempre avuto un ruolo di collante, di cerniera tra i bisogni della gente ed il soddisfacimento degli stessi”, precisa.
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Dottoressa, come è cambiato il vostro ruolo sul territorio in un momento così complesso e delicato?
Dottoressa, come è cambiato il vostro ruolo sul territorio in un momento così complesso e delicato?
Il nostro è un ruolo di protezione e tutela di uomini, donne e bambini che non devono per forza essere ai margini, ma che esprimono un bisogno, oggi manifestato da un numero maggiore di persone rispetto a ieri, a causa del particolare momento storico che stiamo vivendo e ci vede coinvolti tutti. Dove spesso purtroppo registravamo solo uno stato di povertà economica, oggi l’assistente sociale deve occuparsi delle povertà di espressione e di pensiero: si interviene per far riemergere energie che possono essere assopite.
Lei si occupa in particolare di Minori e Responsabilità Familiari
Lei si occupa in particolare di Minori e Responsabilità Familiari
Rispetto ai minori e alle famiglie, da quando si è sviluppata la pandemia abbiamo assistito ad una crescita esponenziale di bisogno di relazioni con altre figure: tutto infatti è coinciso con la chiusura dei servizi scolastici ed educativi determinando, purtroppo, in molte famiglie l’esplosione di preesistenti precarietà. Di fatto con il nostro lavoro il Consorzio è rimasto accanto a queste realtà attraverso progetti che hanno impiegato figure professionali specifiche sia in presenza sia a distanza. Ai più piccoli è stato fornito anche tutto il materiale necessario, così come ai bambini sino ai 13 anni d’età coinvolti in attività laboratoriali. Un lavoro costante reso possibile dall’impegno e la professionalità delle nostre operatrici che hanno evitato, nei soggetti coinvolti, sentimenti di solitudine ed abbandono.
Sono purtroppo aumentati anche i casi di violenza domestica.
Sono purtroppo aumentati anche i casi di violenza domestica.
E’ così, sono numerosi gli episodi che hanno riguardato le violenze tra le mura domestiche: durante questi mesi di emergenze molte donne hanno denunciato e lasciato la propria abitazione per essere collocate con i loro bambini presso strutture protette. La pandemia ha sconvolto la comunità non solo da un punto di visita sanitario, ma anche economico e sociale.