RUSSO: GLI ANZIANI PERNO CENTRALE DELLE NOSTRE COMUNITÀ
7 Giugno 2021DISABILITÀ, L’IMPEGNO DI FISH CAMPANIA
10 Giugno 2021Stop al precariato nel Settore Pubblico dei Servizi Sociali: nasce con questa finalità l’Osservatorio di settore, frutto della collaborazione tra il sindacato SINALP ed il Terzo Settore e, in particolare, Tarita APS. “Oggi più di ieri, bisogna richiamare gli amministratori politici – precisa la Presidente Carmela Grimaldi – ad una consapevolezza delle responsabilità erariali, civili e penali che derivano dalla mancata garanzia di un Livello Essenziale delle Prestazioni di rango Costituzionale a cui, peraltro, sono destinate specifiche risorse vincolate, come dettano le normative comunitarie, nazionali e regionali”.
Dopo venti anni dalla Legge n. 328/2000, lo Stato Italiano definisce il “Servizio Sociale Professionale” quale “Livello Essenziale delle Prestazioni” (L.E.P.). Si tratta di una vera riforma, a garanzia della esigibilità dei diritti sociali. “La crisi prodotta da COVID-19 si sta trasformando con impeto in una crisi occupazionale, con effetti dirompenti per il welfare”, osserva la Presidente. La situazione può esplodere su due versanti: uno sono le famiglie, la comunità perché c’è una grande necessità di aiuti e di tutele; l’altro la rabbia dei precari alimentata dal fatto che non viene garantito quello che è scritto nella Costituzione e quello che via via prospettano le opportunità legislative.
“L’Organismo intende fornire spunti e proposte di carattere normativo, organizzativo o tecnologico per migliorare sempre più la strutturazione dei servizi sociali pubblici, per sviluppare le competenze del personale pubblico, le capacità manageriali dei dirigenti, favorire la discussione sulle possibili stabilizzazioni dei servizi sociali negli ambiti territoriali e del relativo personale, costruendo una piattaforma di discussione con la Regione Campania”.
Per Grimaldi “l’analisi puntuale del territorio e dei servizi presenti, rappresenta il primo passo per poter programmare interventi sociali e socio-sanitari che siano utili, validi e rispondenti alle esigenze di una comunità in continua evoluzione ed in particolare delle persone che sono potenziali fruitori delle prestazioni. Questa deve essere l’unica logica alla base della programmazione delle azioni sociali, soprattutto – continua – in questo momento storico in cui le risorse non sono illimitate ed il bisogno si è amplificato e diversificato rispetto al passato. La valutazione delle azioni messe in campo deve rappresentare il faro che illumina gli amministratori per individuare i servizi più opportuni da implementare, rinnovare o eliminare”.
L’invito è a collaborare e a lavorare in sinergia, per evitare perdite di tempo e organizzazioni errate dei servizi. “Mi auguro che la programmazione sociale abbia a suo fondamento un robusto sistema informativo e valutativo che consenta, a distanza di oltre un ventennio dalla legge 328, di programmare e gestire servizi sociali e socio-sanitari rispondenti alla realtà. Con l’Osservatorio sul precariato intendiamo fare un passo avanti sulla strutturazione di servizi sociali pubblici sempre più stabili che possano essere da riferimento per la comunità locale. La Campania – conclude la coordinatrice dell’Osservatorio sul precariato – è una regione con moltissime problematiche, il nostro impegno come Osservatorio è quello di realizzare una serie di fotografie dello stato dell’arte dei Servizi Sociali, per evitare l’ennesima beffa, quella di sempre, cioè tardare l’avvio di processi di strutturazione sistematica della rete di protezione sociale”.