SERVIZI SOCIALI, IL CONSORZIO A5 AL FORUM DI ESN
14 Novembre 2021AUTISMO E SCUOLA INSIEME PER LA MISSIONE INCLUSIONE
16 Novembre 2021La partecipazione all’appuntamento annuale dei soci di ESN, European Social Network la rete europea più importante nell’ambito dei servizi e delle politiche sociali che raccoglie oltre 150 enti e pubblici e organizzazioni europee che operano nell’ambito del welfare locale, ha consentito al Consorzio A5, che da circa 10 anni è membro del network, di confrontarsi sulle priorità di intervento nel campo dei bisogni delle fasce più fragili della popolazione a seguito delle significative conseguenze determinate dall’emergenza sanitaria del Covid 19.
In tutta Europa il tema al cento del dibattito è quello di definire le direttrici di azione e di intervento del post Covid, valorizzando e ottimizzando al massimo le imponenti dotazioni finanziarie del Recovery Plan EU.
La digitalizzazione, anche nell’ambito dei servizi sociali, rappresenta indubbiamente una sfida da raccogliere. Insieme ad una rinnovata capacità di semplificazione dei processi e dell’ iter amministrativo di utilizzo dei fondi europei destinati all’obiettivo comune della resilienza. Inevitabilmente, dopo la fase più acuta della pandemia, in particolare alla luce dei lockdown adottati da tutti i paesi membri, una questione cruciale diventa l’emergenza economica, le nuove povertà figlie di questo sciagurato evento che ha scosso profondamente l’Umanità.
Un supporto alle famiglie in difficoltà economica diventa insostituibile, insieme tuttavia ad una adeguata capacità di integrazione con i servizi sociali territoriali. Si è parlato molto del Reddito minimo quale diritto basilare del cittadino europeo, cioè quale tratto distintivo dell’appartenenza alla famiglia europea.
Allo stesso modo abbiamo sottolineato quanto il diritto all’accoglienza, in particolare di cittadini migrati disperati, debba diventare valore comune per ogni paese europeo, tanto del Sud e del Mediterraneo, come è accaduto per l’Italia, che non ha alzato muri, quanto per i paesi dell’Est Europa che, probabilmente, avrebbero bisogno di esercitarsi di più nella condivisione di valori comuni e nella loro applicazione pratica ai propri confini.