TG 16/04/2022
16 Aprile 2022“PRIMI PASSI” CONTRO LA POVERTÀ EDUCATIVA
22 Aprile 2022La Campania non brilla per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare. Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index”, strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The european house – Ambrosetti, che vedono la Campania occupare il 18esimo posto tra le regioni italiane con un punteggio di 54 su una scala da 0 a 100.
Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano gli indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio e gli indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).
Con riferimento agli indicatori di spesa, la Campania ottiene un punteggio di 68,05 posizionandosi al 12esimo posto, mentre registra un punteggio pari a 40 nella componente di indicatori strutturali, classificandosi al 19esimo posto. Dall’analisi degli indicatori, la Regione è sotto la media nazionale, all’ultimo posto (21esima), per spesa sanitaria pubblica pro capite (con 1.912 euro contro una media nazionale di 2.114) e al 19esimo posto per la spesa sanitaria privata pro capite (con 298 euro contro una media nazionale di 480).
Risulta invece superiore alla media nazionale la spesa pubblica in consumi finali per l’istruzione e la formazione: con un tasso pari al 6,1% del Pil, la Campania si posiziona come la terza Regione in Italia contro una media nazionale del 3,3%. Lo stesso vale per la spesa pro-capite per fruitore di asilo nido con 7.422 euro annui superiore al valore medio nazionale pari a 5.537 euro.
In riferimento agli indicatori inerenti le condizioni socio-economiche, la Campania è la Regione che registra il minor numero di pensionati a livello nazionale (22% della popolazione), è ultima per l’altissimo tasso di cittadini inattivi (77% contro il 44% nazionale), penultima (20°) per tasso di disoccupazione della popolazione con più di 15 anni (con il 18% regionale contro il 9,2% nazionale) e al 19esimo posto per numero di Giovani Neet che non studiano e non lavorano, tra 15 e 34 anni, (con 35%) contro una media nazionale che si attesta al 20%.