LA GOVERNANCE DEGLI AMBITI SOCIALI IN CAMPANIA NEL VOLUME DI DE BLASIO
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4 Gennaio 2021“Oggi più che mai è necessario dare ascolto alle fragilità, ai disagi che vivono le fasce di popolazione più deboli, meno protette. In questi anni abbiamo portato avanti un lavoro importante, in profondità, provando a colmare le distanze, a garantire servizi sempre più in linea con le esigenze delle nostre comunità”. Carmine De Blasio è il Direttore Generale del Consorzio A5, organismo che gestisce i servizi sociali di 28 comuni della provincia di Avellino, per un bacino complessivo di circa 100mila abitanti. Il Consorzio dei servizi sociali A5 è uno dei 60 ambiti sociali della Regione Campania che, per conto dei Comuni, si occupa della programmazione e gestione dei servizi alle persone più bisognose della popolazione.
Direttore, il 2020 è stato un anno decisamente complicato per l’Irpinia e per tutto il Paese.
Sì, purtroppo è così. L’emergenza Covid ci ha costretto a cambiare repentinamente rotta e ad attivare nuovi servizi per provare a tamponare l’emergenza sociale che ha colpito il nostro territorio. Abbiamo fatto tutto il possibile per limitare al massimo i disagi e le sofferenze di centinaia e centinaia di famiglie. Siamo partiti da un numero verde per la paura da Coronavirus. Credo che siamo stati i primi in Campania.
Con quali risultati?
E’ diventato in pochi giorni un punto di riferimento per decine e decine di famiglie. L’ansia e l’angoscia scatenate dal virus sono stati i primi nemici da affrontare. Nel corso di questi mesi abbiamo attivato diversi servizi con l’obiettivo di non lasciare le persone sole, di mantenere sempre un filo diretto con il territorio. Durante l’emergenza, come Consorzio A5, abbiamo garantito servizi di teleassistenza, telesoccorso e telecontrollo, oltre a potenziare, dove e quando è stato possibile, l’assistenza domiciliare.
Sono gli anziani l’anello debole al quale avete guardato con maggiore attenzione?
Non c’è dubbio. Nelle scorse settimane, attraverso il servizio di psicologia del Consorzio A5, abbiamo messo in campo una straordinaria operazione di supporto psicologico. Senza attendere che fossero i cittadini anziani o in difficoltà a contattare il servizio di psicologia, si è proceduto a chiamare direttamente tutti i cittadini in carico ai servizi del Consorzio. Oltre 800 persone per proporre un supporto psicologico in questa fase difficile. Nei lunghi mesi del lockdown abbiamo inviato loro e agli operatori delle strutture ogni materiale anti-covid utile, ma è chiaro che quello che mancava a loro era, ed è, soprattutto il contatto fisico.
E’ nata così “La stanza degli abbracci”?
Sì, alcune aziende del nord Italia hanno ideato una soluzione proprio per le persone ospiti delle strutture socio-sanitarie e sociali. Ci è sembrata da subito una straordinaria intuizione, soprattutto durante le feste natalizie. Da qui la determinazione a proporre anche sul nostro territorio questa soluzione, sicuramente la prima in Campania. Questa struttura sarà a disposizione delle strutture socio-assistenziali per anziani presenti sul territorio dell’ambito A5 per tutto il periodo natalizio e consentirà ai familiari di “abbracciare” i propri anziani ospiti delle strutture. Oltre 200 persone che attualmente vivono nelle Case albergo e nelle comunità tutelari. Si tratta semplicemente di un gesto di umanità, di solidarietà durante una delle prove più difficili che ci è toccato affrontare.
Ora parte una nuova sfida, un network sociale.
E’ un progetto che avevo in mente da un po’. Il sociale, e le relative politiche, hanno ancora poco spazio nel dibattito pubblico, eppure si tratta di tematiche che dovrebbero interessare tutti. Con questa iniziativa, oltre a garantire un’informazione sempre più precisa e puntuale alle famiglie del nostro ambito, contiamo anche di aprire un confronto continuo e costruttivo, coinvolgendo istituzioni e professionalità di riferimento. Ci candidiamo a diventare osservatorio e punto di riferimento a livello regionale sulle tematiche sociali.